Sappiamo tutti come la scuola è importante, nonostante le tante riforme, a volte peggiorando il sistema formativo, resta e rimane un luogo ed uno strumento per una classe dirigente che dovrà prendere il posto di quella attuale, anche se si manifesta inossidabile e incollata alle poltrone. Detto questo, l’assessore comunale con delega all’agricoltura, Francesco Chiaravalle, in qualità di consigliere provinciale di Cosenza, è lieto di annunciare ai propri concittadini un miglioramento in vista del prossimo anno scolastico 2026/27. L’Istituto d’Istruzione Superiore “Enzo Siciliano” si doterà di tre nuovi indirizzi di studio. E’ lo stesso consigliere Chiaravalle ad elencarli: “Scienze applicate, grafica e arte figurativa – afferma Francesco Chiaravalle – In questi mesi abbiamo lavorato molto in sinergia con il consiglio d’Istituto, ma abbiamo in mente di richiedere un ulteriore nuovo indirizzo che sarà quello biomedico per dare ancora un’opportunità agli studenti del nostro territorio e della Media Valle Crati”. E’ sicuramente una bella notizia, dopo l’autonomia raggiunta assieme al Liceo classico di Luzzi, questa scuola risulta sempre più formativa, incentiva gli studenti ad iscriversi agli anni di corso, grazie anche alla guida saggia e professionale del dirigente scolastico, Raffaele Carucci, da qualche anno trasferitosi dalla Lucania a Bisignano, professore di materie umanistiche, che ha impostato l’indirizzo nella qualità d’insegnare, sottolineando di non dimenticare la propria identità, attingendo risorse dalle radici comuni che rappresentano la storia della città, dalla conoscenza del territorio, di come si è evoluto socialmente, della serena scelta di un percorso universitario futuro con le idee chiare oppure acquisendo le nozioni necessarie per entrare da subito dopo la maturità, nel mondo del lavoro. Perché la Scuola possa funzionare deve avere le istituzioni che danno il loro contributo, un corpo docente qualificato con una direzione che riesce a mettere assieme tutti gli elementi per coinvolgere gli stessi studenti. Questi sono segnali positivi, perché se si tiene conto dell’ultimo report Censis-Confeoopertie sulla mobilità studentesca, quello che succede al Sud è veramente un disastro. 134.000 studenti ogni anno salutano la nostra terra e partono in direzione Centro-Nord. Un vero esodo quello degli studenti meridionali, al quale si aggiunge quello dei neolaureati, in appena due anni (2022-2024), in trentaseimila partono e non tornano indietro, giovani che cercano un futuro più stabile, fanno le valigie per migrare verso Nord o all’estero. Aspettando riforme radicali per far ripartire la regione e trattenere i giovani migliorando i servizi impiegandoli in posti di lavoro, come nella sanità, ancora una volta la scuola calabrese, supportata dalla politica, come in questo caso, mantiene dritta la barra e riesce a fare anche qualche miracolo che non dispiace.
Ermanno Arcuri
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