Nella fredda mattinata di oggi, i frati del convento di sant’Umile accolgono con amore e tanta venerazione la reliquia costituita dal sangue di San Francesco d’Assisi. La reliquia custodita nel santuario di La Verna nel casentinese, è stata portata dal guardiano, parroco di S. Antonio e Amministratore S. Nicola, padre Francesco Alfieri, a Terranova da Sibari. Reliquia accolta dal guardiano del convento di Bisignano, padre Nilo e da alcuni devoti che abitualmente frequentano i luoghi ecclesiali. Erano presenti il parroco don Elio Perrone, anche frà Rosario Esposito, Gianluca Chilà e Gaetano Amoruso che ha voluto intonare un canto sacro. La stessa reliquia in processione dal sagrato della chiesa è stata portata all’interno dove ci si potrà recare per pregare. E’ previsto alle ore 16 la visita della reliquia alla Casa di riposo “V. Giglio” e dalle ore 21 veglia di preghiera al santuario. Per domani giovedì 11 gennaio, in mattinata santa messa e solenne benedizione con la reliquia, venerazione personale della reliquia; alle ore 16 ufficio delle letture e congedo della reliquia che continua la peregrinatio presso i conventi francescani. Si dice onorato il sindaco, Francesco Fucile, assieme all’assessore Stefania De Marco e la delegata agli affari religiosi Maria Grazia Puterio, per ospitare tale reliquia del sangue di san Francesco e chiede la benedizione della sua comunità in particolare delle persone più bisognose. Tra i principali luoghi sacri in cui è conservato il sangue delle stimmate del santo che ha dato inizio al francescanesimo, è il santuario di La Verna, un luogo intriso di misticismo e religione. È proprio qui, in mezzo all’appennino toscano, che san Francesco ricevette le stimmate ed è proprio nel santuario che si registra il noto fenomeno mistico della liquefazione del sangue delle Sacre Stimmate di cui è imbevuta una pezzuola. Ad oggi questa reliquia è custodita all’interno del tabernacolo novecentesco del posto. Dopo il santuario della Verna, il Sacro Convento di San Francesco ad Assisi, dove si trova un reliquario ospitante la pelle di camoscio imbevuta del sangue delle Sacre Stimmate del santo; la Basilica di S. Antonio da Padova, dove anche qui si trova un reliquiario contenente i panni intinti del sangue di san Francesco; poi c’è il multireliquiaio di epoca barocca della cattedrale di San Pietro a Bologna, all’interno del quale sono conservati alcuni resti del suo sangue. Pezzetti di tela imbevuta del sangue stimmatizzato sono conservati anche nella chiesa di San Petronio a Castel Bolognese, così come anche nella chiesa di S. Francesco d’Assisi ad Ascoli Piceno. Scendendo più giù, possiamo trovare il sangue stimmatizzato del santo anche nella Basilica di San Pietro (Vaticano), nel santuario francescano di Santa Maria occorrevole di Piedimonte Matese, in Campania, e a Castelvecchio Subequeo, in provincia dell’Aquila. Così come al santuario della Verna, anche in quest’ultimo luogo di culto avviene il famoso fenomeno mistico della liquefazione. L’urna trasparente con la reliquia è possibile visitare anche in Calabria presso il santuario francescano di sant’Umile in questi due giorni, si proseguirà nei giorni successivi in tutte le famiglie francescane presenti nella regione. Da come si evince, le preziose reliquie di San Francesco sono dislocate un po’ in tutta Italia e dunque interessante sarebbe poter mettersi in viaggio e andare a visitare uno ad uno questi luoghi che non sono solo religiosi, ma che hanno una forte componente mistica in grado di attirare viaggiatori di tutto il mondo. Di questa preziosità si potrà usufruire anche a Bisignano terra consacrata grazie ai frati francescani che da 800 anni, per volere proprio di san Francesco, è presente il convento, un riferimento storico e religioso per il comprensorio di valle Crati, della provincia di Cosenza e della Calabria tutta. Ermanno Arcuri

