CASTROVILLARI: A SERVIZIO DEL BENE PERSONA E DELLA SALUTE PUBBLICA

CASTROVILLARI: A SERVIZIO DEL BENE PERSONA E DELLA SALUTE PUBBLICA

IL 13 OTTOBRE A CASTROVILLARI CONVEGNO A PIU’ VOCI PER PREVENIRE IL GIOCO D’AZZARDO CHE VIAGGIA SUL WEB E TENTA SEMPRE PIU’ I GIOVANISSIMI

 

Per comprendere meglio il ruolo che la società civile può svolgere, in sinergia con più attori, attraverso attività educative, nella prevenzione al gioco d’azzardo e patologico che viaggia ed irretisce su internet.

 

Con questa preoccupazione la Fondazione Antiusura “San Matteo Apostolo” in collaborazione con la Diocesi di Cassano allo Jonio e l’Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore “Garibaldi-Alfano-Da Vinci” di Castrovillari ha organizzato, grazie al patrocinio del Comune e della BCC Mediocrati, il convegno “La vita non è un gioco- Nuove dipendenze in un mondo interconnesso” in programma venerdì 13 ottobre a partire dalle ore 10 nel nuovo teatro “Vittoria” del capoluogo del Pollino.

 

Il particolare evento sarà concluso dal Vice Presidente della CEI - Vescovo della Diocesi di Cassano, monsignor Francesco Savino, mentre il saluto agli intervenuti verrà portato dal Sindaco, Domenico Lo Polito.

 

Interverranno Elisabetta Cataldi – Dirigente scolastico del “Garibaldi-Alfano-Da Vinci” di Castrovillari; Denise Amerini – referente nazionale per i comitati regionali del movimento “Mettiamoci in Gioco”, Domenico Cortese – Psichiatra e Responsabile SERD di Castrovillari e Massimo Lento – Presidente Tribunale di Castrovillari. Modererà Roberto Barletta, presidente della Fondazione Antiusura “San Matteo” che introdurrà la manifestazione dandone le ragioni.

 

”L’idea – dice Roberto Barletta in una dichiarazione resa alla stampa per spiegare cosa ha spinto e portato a realizzare l’appuntamento a più voci - di organizzare il convegno sulle nuove dipendenze, con particolare riferimento al gioco d’azzardo, nasce dai dati, che, come Fondazione Antiusura, abbiamo intercettato in quest’ultimo periodo e dai quali emerge, in maniera determinante, come il sovra indebitamento delle famiglie è sempre più dovuto alla presenza di componenti familiari dediti in maniera patologica al “gioco d’azzardo”.

“Dalle statistiche disponibili -precisa- si evince poi che le imprese di gamin